Il 3 luglio scorso, in Prefettura a Varese, è stato firmato un protocollo di intesa al fine di migliorare la prevenzione dagli infortuni sul lavoro. Il documento, sottoscritto dal prefetto di Varese dott. Pasquariello, da CGIL, CISL e UIL di Varese, INAIL, ATS Insubria, Provincia di Varese, Camera di Commercio, associazioni rappresentanti delle imprese dell’Industria, commercio, artigianato, agricoltura, edilizia e servizi, dall’Ufficio Scolastico Territoriale, dall’Ispettorato del Lavoro, INAIL e dalle forze dell’ordine, è una tappa importante di un lavoro iniziato più di un anno e mezzo fa.
L’alto numero degli infortuni – soprattutto gravi e mortali – che continuano a registrarsi anche in provincia di Varese, ci impongono di aggiornare, ampliare e rendere sempre più concreto ed efficace il lavoro che i diversi enti e le diverse associazioni svolgono sul territorio.
E’ partito da questo assunto il coinvolgimento che la CGIL insieme a CISL e UIL hanno proposto alle associazioni rappresentanti delle imprese e agli enti e istituzioni che si occupano di sicurezza sul lavoro. Il punto è che sul nostro territorio le numerose e diverse iniziative restano patrimonio di chi vi è coinvolto, di pochi quindi. I numerosi progetti non diventano patrimonio di tutti, spesso non sono neanche conosciuti e divulgati. E’ come se i diversi progetti non trovino alcun collegamento fra loro, perdendo l’occasione di una maggiore efficacia complessiva. I tre gruppi di lavoro previsti nel protocollo si occuperanno di analisi degli infortuni e delle malattie professionali, della divulgazione dell’importanza della prevenzione ai lavoratori, ai datori di lavoro e agli studenti, e la diffusione delle buone pratiche esistenti sul territorio.
Il protocollo firmato si pone l’obiettivo affatto scontato di promuovere un cambiamento culturale profondo che potrà realizzarsi se anche le attività ispettive e di vigilanza si muoveranno di pari passo. Purtroppo il grande impegno di tecnici esperti ed ispettori dell’ATS e dell’Ispettorato del Lavoro, è destinato a ridimensionarsi ulteriormente per la mancanza di risorse, di personale!
Ebbene sì, nonostante i proclami e i concorsi la difficoltà resta praticamente la stessa: per aumentare i controlli, le ispezioni serve più personale competente, serve una volontà politica della regione e del governo che mettano al primo posto la sicurezza nei luoghi di lavoro con investimenti mirati. Invece assistiamo a tagli e a volte ad inutili maquillage.
Per i prossimi mesi il programma di lavoro del tavolo sulla sicurezza è molto ricco. Tra le diverse idee in campo segnaliamo: l’analisi degli infortuni nell’ultimo anno, il focus specifico sulla logistica, gli incontri con gli studenti degli istituti tecnici e licei, il concorso per le scuole 2024, la diffusione dei break formativi ed un progetto specifico sui near miss (quasi infortuni).
La CGIL di Varese con il dipartimento sicurezza – responsabile Ivano Ventimiglia – intende proseguire con un maggiore coinvolgimento degli RLS e RLST. Ruoli di fondamentale importanza nel contrasto agli infortuni e per le denunce delle malattie professionali.
Stefania Filetti – Segretaria generale Cgil Varese