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Cgil Varese Informa – Anno I – Numero 15

Assalto squadrista alla Cgil nazionale: presidi in provincia di Varese, manifestazione a Roma

L’attacco squadrista alla sede nazionale della Cgil a Roma ha suscitato sdegno e proteste in tutto il Paese, dalle massime istituzioni, come il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, fino a tutta la galassia delle realtà della società civile. Forte la risposta della Cgil di Varese, che ha deciso, la mattina successiva, di tenere aperte le Camere del Lavoro di Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno (sopra, in senso orario, foto di Varese, Busto Arsizio, Saronno, Gallarate).  Ampia la partecipazione al presidio davanti alla Camera del Lavoro di via Bixio, con numerosi funzionari e delegati Cgil, rappresentanti di Cisl e Uil, il Sindaco Galimberti e diversi assessori, associazioni, comuni cittadini e artisti che hanno voluto portare personalmente la loro solidarietà alla Camera del Lavoro di Varese, che si è poi collegata con l’assemblea convocata a Roma e che è stata conclusa dall’intervento del Segretario Generale, Maurizio Landini. Altrettanto significativa la presenza della Cgil di Varese alla grande manifestazione nazionale organizzata a Roma sabato 16 ottobre (foto sotto). Dalla nostra provincia, con treni, auto, pullman, si sono mossi 250 compagne e compagni per testimoniare il no deciso di Varese alla violenza fascista e sostenere la richiesta della messa fuori legge delle organizzazioni dichiaratamente nazi-fasciste.

Andrea Giacometti, Responsabile Ufficio Stampa Cgil Varese

Presidi a Varese, Busto Arsizio, Gallarate, Saronno

La manifestazione nazionale a Roma


Assemblea Organizzativa Cgil Varese, una finestra aperta sul futuro

Lunedì 25 ottobre si è svolta presso la Fattoria Pasquè l’assemblea organizzativa della CGIL di Varese. L’appuntamento dell’assemblea organizzativa si colloca tra un congresso e l’altro, e rappresenta un momento in cui la Confederazione e le categorie a tutti i livelli, dal territoriale al nazionale, si interrogano e discutono sul modello organizzativo interno e sugli strumenti disponibili per svolgere al meglio il nostro lavoro.

Naturalmente affrontando i temi dell’organizzazione è stato inevitabile approfondire la questione della pandemia e di quanto ha modificato il nostro modo di lavorare:  nei mesi più critici dell’emergenza molte delle nostre attività si sono svolte usando piattaforme informatiche e digitali per rispondere all’urgenza di garantire anche se a distanza i servizi e le tutele a tutte le cittadine e i cittadini che si rivolgevano a noi.

Il passaggio ad una maggiore digitalizzazione è avvenuto repentinamente, dimostrando che disponevamo già al nostro interno di risorse eccellenti e adeguate Modifiche così radicali nel modello organizzativo meritano ulteriori approfondimenti, visto che siamo solo all’inizio di un percorso che non si interromperà con la fine dell’emergenza.

Il percorso dell’assemblea organizzativa è iniziato con le categorie territoriali, passando poi alle Camere del Lavoro e interesserà ora i livelli regionali, fino alla conclusione con l’assemblea nazionale nel mese di febbraio 2022.  I lavori e della discussione, con modalità molto diverse da quanto avvenuto in passato, hanno tratto spunto da un documento nazionale costituito da undici schede tematiche sulle quali ogni livello della nostra organizzazione è chiamato a esprimere un’opinione, aggiungere una proposta, sottolineare un concetto, ma anche esprimere la propria contrarietà. A livello regionale e nazionale si produrranno le sintesi di quanto è stato prodotto in tutte le assemblee territoriali per elaborare, alla fine di questo percorso, una rinnovata strategia organizzativa.

Tanti sono gli argomenti trattati nelle schede e quindi oggetto di dibattito e approfondimento: tesseramento, strutture organizzative, rafforzamento della tutela dei diritti, formazione, digitalizzazione e alfabetizzazione digitale, democrazia e partecipazione, rappresentanza e contratti nazionali, contrattazione inclusiva, comunicazione, centralità delle Camere del lavoro e sindacato di strada per una presenza diffusa sul territorio, risorse e trasparenza, confederalità, fino alla contrattazione sociale e territoriale per lo sviluppo sostenibile.

Delegate/i, pensionate/i, funzionarie/i della nostra organizzazione, hanno lavorato su tutti questi argomenti avanzando posizioni e proposte che concorreranno alla redazione del documento finale.

In molte assemblee è stata adottata la modalità di lavoro in gruppi: un’esperienza nata nell’ultimo congresso che è stata particolarmente apprezzata, ha portato a ottimi risultati in termini di partecipazione e di elaborazione e che senz’altro sarà ripetuta in futuro.

Per quanto riguarda la nostra discussione: dalla Camera del Lavoro di Varese sono emerse proposte su quasi tutte le schede, con particolare attenzione alla distribuzione delle risorse ai territori, alla formazione e al tesseramento, da considerare tema fondamentale per la nostra organizzazione, sia in termini organizzativi sia di rappresentanza, in stretto legame con i nostri valori e l’identità della CGIL.

Per quanto riguarda il tema dell’organizzazione è stato sottolineato come a ogni allargamento delle nostre attività debba sempre accompagnarsi un aumento della qualità: elemento che fa sempre la differenza sia nella contrattazione sia nell’erogazione dei servizi.

In questo intreccio dovrà necessariamente insistere la strategia della nostra organizzazione: accorpamento e rinnovi dei contratti nazionali, estensione della contrattazione aziendale e territoriale, maggiore radicamento sul territorio nelle nostre sedi e nei nostri servizi.

Una particolare attenzione è rivolta alla contrattazione di genere, quale elemento fondamentale per arrivare a quel necessario cambio culturale che porti a una sostanziale riduzione del gender gap e per eliminare ogni forma di molestia e di violenza sulle donne che purtroppo esistono ancora in molti luoghi di lavoro.

Queste proposte, insieme a tante altre che riguardano anche la contrattazione inclusiva e il sindacato di strada, sono state inserite nel verbale conclusivo dell’assemblea generale della CGIL di Varese, in cui è citata anche la nostra neonata associazione “100venti”, quale asse portante ed esempio di una strategia di apertura della nostra organizzazione e di aumento della sua rappresentatività a partire dal nostro territorio.

Per la Segreteria Daniele Bandi, Segretario Organizzativo Cgil Varese


Riparte la Camera del Lavoro di Tradate, dopo i lavori più funzionale e più bella

Inaugurata la Camera del Lavoro di Tradate dopo un importante intervento di ristrutturazione. Al taglio del nastro davanti alla sede di via Carducci erano presenti i vertici della Cgil e i rappresentanti istituzionali.  “Stiamo vivendo un momento difficile, caratterizzato da solitudine e individualismo – ha sottolineato Stefania Filetti, Segretario Generale della Cgil di Varese -. Un momento in cui noi continuiamo a camminare in una direzione diversa, che ha un respiro collettivo, aperto al territorio, e dopo l’assalto alla sede Cgil di Roma siamo qui ad aprire una nostra sede, ancora più bella e funzionale”. Filetti ha evocato un “filo rosso” che collega l’apertura della Camera del Lavoro di Tradate a quella di Riace, avvenuta due giorni fa.

Ha preso la parola il Sindaco di Tradate, Giuseppe Bascialla, che ha sottolineato l’importante ruolo svolto dal sindacato sul territorio, “un ruolo a tutela dei lavoratori e di chi ha meno possibilità”. Sono poi intervenuti Angelo Castiglioni, Walter Gaiani, Tullio Albizzati, in passato al vertice della Camera del Lavoro di Varese e della Casa del Popolo di Tradate, che hanno ripercorso il lungo cammino della sede, frutto dell’impegno e dell’attenzione al mondo del lavoro.  “Occorre passare dalle parole ai fatti – ha concluso Alessandro Pagano, Segretario Generale Cgil Lombardia -. La Cgil è una realtà che rappresentanza del lavoro e offre servizi, ma che è anche capace di aprire un luogo dove progetti e obiettivi si possono concretizzare. Questo è un luogo dello stare insieme, è un luogo della comunità, aperto ai lavoratori e a tutto il territorio”.

Andrea Giacometti, Responsabile Ufficio Stampa Cgil Varese


Elezioni amministrative, le domande della Cgil ai nuovi eletti

Con la proclamazione dei Sindaci e l’insediamento dei Consigli comunali si sono concluse anche nella nostra provincia le elezioni amministrative. La Cgil di Varese augura buon lavoro e fa i complimenti a tutti i Sindaci eletti dai cittadini, soprattutto considerato il difficile momento che stiamo attraversando e il forte impegno che tale momento richiederà nei prossimi mesi. Si chiude così un’importante occasione di partecipazione, una importante opportunità di esprimersi che purtroppo un numero molto alto di cittadini ha deciso di non cogliere.  Pensiamo che parta da qui l’impegno per i Sindaci. Il rispetto e la vicinanza alle istituzioni passa anche attraverso  la costatante proposta di  partecipazione  e di condivisione  che le amministrazioni sono in grado di porre ai propri cittadini. E’ l’unico modo per fare riavvicinare i tanti che oggi sono distanti, assenti e  indifferenti alla chiamata alle urne.

La CGIL insieme agli altri sindacati è da sempre in campo nella provincia di Varese per migliorare e garantire la tutela dei diritti e la rappresentanza dei lavoratori, dei pensionati,  dei giovani e degli anziani.  Ci sono temi che hanno priorità e urgenza. La sicurezza sul lavoro è al primo posto. Gli infortuni gravi e mortali che continuano ad accadere  anche nella nostra provincia ci dicono che ciò che si è fatto fino ad ora non è abbastanza. La sicurezza sul lavoro impone un impegno straordinario  di imprese, sindacati e istituzioni.  In provincia di Varese, abbiamo fatto un importante passo in avanti con la convocazione da parte del Prefetto del tavolo dedicato. E’ però fondamentale accelerare i lavori e aumentare controlli e formazione nelle imprese.

L’occupazione  stabile e di qualità è al secondo posto. Il rispetto dei contratti nazionali firmati dalle Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative deve diventare per tutti un obiettivo, in contrapposizione al dumping dei diritti e al lavoro nero, purtroppo molto presente in provincia.  Il terzo tema riguarda gli appalti. Le concessioni al massimo ribasso nella stragrande maggioranza  portano alla diminuzione dei diritti, alla concorrenza fra lavoratori (e non fra imprese!).

E’ nostro compito quello di presentare ai Sindaci appena eletti alcuni temi su cui ci impegneremo a fondo e sui quali ci auguriamo di trovare negli amministratori locali appena eletti attenti e concreti interlocutori.

Altra materia per noi fondamentale è quella della contrattazione sociale e territoriale in tutti i Comuni della nostra provincia. Un’azione di dialogo e confronto con le parti sociali è centrale per un’attività amministrativa impegnata a migliorare la vita dei cittadini, in particolare quelli dei più deboli e fragili.

Ci sentiamo  spesso ripetere che non tutti i temi che poniamo sono di diretta responsabilità dei Sindaci.  Noi pensiamo che c’è una certa differenza fra quei sindaci che si confrontano con il sindacato, che si fanno promotori di scelte che valorizzano il lavoro rispetto a quelli che invece  non ci provano neanche.

Lungo e articolato è l’elenco di richieste e proposte che il sindacato non mancherà di avanzare nei prossimi mesi. A conferma della nostra intenzione di monitorare l’azione amministrativa e di essere propositivi, in un dialogo con le amministrazioni locali che ci attendiamo ricco di occasioni di confronto e di soluzioni adeguate a questo difficile momento che costituisce una difficile sfida per tutti.

Stefania Filetti – Segretario Generale CGIL Varese


Ddl Zan, affossato in Senato con voto segreto. Affollato il presidio di Varese

Anche la Cgil di Varese ha partecipato al sit-in organizzato da Arcigay Varese per protestare contro l’affossamento in Senato, con voto segreto, del ddl Zan, il provvedimento contro le discriminazioni  per sesso, genere, orientamento sessuale,  identità di genere e disabilità. All’iniziativa hanno preso parte numerose sigle dell’associazionismo, movimenti e sindacati, oltre a tanti comuni cittadini. Per la Cgil è intervenuto il Segretario Generale della Cgil di Varese, Stefania Filetti.

 

 

 

 

 

 

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