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Cgil Varese Informa – Anno I – Numero 1

MALPENSA CHIAMA ITALIA, FILETTI: NESSUN  POSTO DI LAVORO VA CANCELLATO

Quale il bilancio del video-convegno della Cgil di Varese “Malpensa chiama Italia”?

Abbiamo ricevuto apprezzamenti e giudizi positivi da più parti. Siamo certi che era forte l’esigenza di affrontare Malpensa nella sua complessità e non come spesso accade affrontando solo alcuni aspetti. In Malpensa ci sono come in un puzzle tanti pezzi diversi anche per dimensione che abbiamo il compito di tenere insieme. Mi riferisco alle lavoratrici e ai lavoratori che sono impiegati nelle più diverse attività esistenti all’interno dell’Aeroporto.

Tenere insieme tante diversità non è una cosa semplice e per nulla scontata. Nella grave situazione attuale provocata dalla pandemia c’è bisogno di mettere in campo strumenti che proteggano l’occupazione e il reddito, sia nel caso delle grandi imprese che, a maggior ragione, di quelle più piccole, tenendo conto  che la parte più debole è rappresentata dai lavoratori con tipologia di assunzione più precaria.

Si è voluto approfondire questa complessità del lavoro a Malpensa?

Con il contributo di esperti abbiamo messo a fuoco l’attuale fotografia  di Malpensa. Per noi quello di Malpensa sarà ancora un vero banco di prova. Infatti la forte diminuzione del traffico aereo passeggeri e le dichiarazioni del gestore aeroportuale rispetto al futuro, ci rende chiarissima l’urgenza dell’estensione degli ammortizzatori sociali e dell’utilizzo delle politiche attive per la protezione dei posti di lavoro, la formazione e la ricollocazione.

Ripeto, soprattutto si andrà verso un ridisegno del futuro di Malpensa. L’accelerazione del processo di digitalizzazione e l’utilizzo massiccio delle tecnologie in corso, qui e in altri luoghi di lavoro, produrranno dei cambiamenti organizzativi notevoli dei quali dobbiamo e vogliamo occuparci.

 Muta il quadro anche per il forte sviluppo del cargo.

Sì, certo.  A Malpensa si muove circa il 50% delle merci prodotte che vanno all’estero. A queste si aggiungono i volumi legati all’e-commerce notoriamente in crescita. Ma se non ripartono i voli passeggeri, la Malpensa che conosciamo non potrà mantenersi solo con il cargo. 

Poi c’è il tema dell’ambiente e dell’impatto del traffico aereo.

Come ha ribadito il Sottosegretario ai Trasporti, Salvatore Margiotta, ad oggi il traffico aereo è ai primi posti tra le attività più inquinanti e dunque i fondi del Next Generation EU non possono essere utilizzati direttamente sugli aeroporti, ma possono essere utilizzati per le infrastrutture che, riferite a Malpensa, non possono che riguardare il traffico da e per Malpensa, magari con l’aumento e il completamento del trasporto rotaia-aereo al posto dell’attuale trasporto gomma- aereo.

Quali le conclusioni del convegno per Cgil di Varese?

Usciamo dal convegno più consapevoli dei problemi e delle difficoltà legate a Malpensa. Di fronte a ciò dobbiamo fare ancora di più il mestiere del sindacato: contrattare per l’occupazione e per i diritti. In una fase dove sono attesi forti cambiamenti è necessario agire affinché le lavoratrici e i lavoratori non ne restino esclusi. E’ indispensabile promuovere l’attività sindacale unitaria attraverso una piattaforma unitaria, rivendicazioni specifiche, che tengano insieme i diversi bisogni e tutele che riguardano le lavoratrici e i lavoratori di Malpensa.

Andrea Giacometti – Responsabile Ufficio Stampa Cgil Varese

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STRANIERI, PERMESSI DI SOGGIORNO E NULLA OSTA PROROGATI

La legge 159 del 27 novembre 2020 cioè la conversione del decreto-legge 125 del 07 ottobre 2020 e in vigore dal 4 dicembre, proroga al 31 gennaio 20201 la scadenza dei permessi di soggiorno dei lavoratori immigrati e le loro famiglie. Tale proroga rientra nelle varie misure connesse al protrarsi dello stato di emergenza legata alla pandemia COVID19.

Sono quindi prorogati tutti i titoli di soggiorno scaduti tra il 31/08/2020 e il 31/12/2020, che sono:

  • i permessi di soggiorno per lavoro subordinato a tempo determinato e indeterminato,
  • i permessi di soggiorno per lavoro autonomo,
  • i permessi di soggiorno per motivi familiari,
  • i permessi di soggiorno per motivi di studio,
  • i permessi di soggiorno per ricerca lavoro o imprenditorialità degli studenti,
  • i permessi di soggiorno per lavoro stagionale;

Nel stesso registro sono stati prorogati:

  • i termini per la dichiarazione di presenza da parte dei cittadini stranieri di cui all’art.5 comma 7 del Dlgs.286/1998;
  • i nulla osta per lavoro stagionale;
  • i nulla osta per il ricongiungimento familiare;
  • i nulla osta per lavoro per casi particolari art. 27 Dlgs 286/98;
  • i nulla osta per volontariato art. 27-bis Dlgs 286/98;
  • i nulla osta per ricerca scientifica art. 27-ter Dlgs 286/98;
  • i nulla osta per lavoratori altamente qualificati (Blu Card UE) art. 27- quater Dlgs 286/98;
  • i nulla osta per trasferimenti intra-societari art. 27- quinquies Dlgs 286/98;
  • i nulla osta per stranieri in possesso di permesso di soggiorno per trasferimento intra-societario ICT rilasciato da altro Stato membro art. 27- sexies Dlgs 286/98;
  • i documenti di viaggio dei cittadini stranieri titolari dello status di rifugiato.

Le disposizioni sopra richiamate NON prevedono la proroga delle richieste di nulla osta al lavoro stagionale e al lavoro subordinato legate al decreto flussi (DPCM del 07 luglio 2020) che potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2020.

Si rimane in attesa di chiarimenti circa l’applicazione della proroga ai termini per la conversione dei permessi di soggiorno da studio a lavoro subordinato e da lavoro stagionale a lavoro subordinato non stagionale.

La chiusura di molti consolati e le difficoltà di accesso rimangono purtroppo invariate e queste proroghe sembrano una soluzione parziale al problema per quanto riguarda la richiesta del visto d’ingresso e la legalizzazione dei documenti.

Jacques Amani – Ufficio Politiche Migratorie Cgil Varese

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ISEE 2021

Il 31.12.2020 scadranno tutte le certificazioni ISEE rilasciate nel 2020; esse andranno pertanto rinnovate per l’anno 2021.

L’ISEE è uno strumento di validità annuale che può consentire l’accesso a tariffa ridotta a prestazioni sociali agevolate o a servizi di pubblica utilità quali:

  • Reddito o Pensione di cittadinanza;
  • Assegno di maternità;
  • Assegno nucleo familiare con tre figli minori;
  • Tariffe agevolate per l’asilo nido;
  • Prestazioni scolastiche: mensa, trasporto, ecc.;
  • Riduzione o esenzione delle tasse universitarie;
  • Servizi socio sanitari domiciliari.

PER INFO E PRENOTAZIONI:    800 990 730                               www.assistenzafiscale.info

BONUS GAS, LUCE ACQUA      NOVITA’

Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali per disagio economico saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto; pertanto, non si dovranno più presentare domande a CAF e Comuni per poterli ottenere.

Ai cittadini/nuclei familiari aventi diritto verranno dunque erogati automaticamente (in presenza di un’attestazione ISEE in corso di validità non superiore a € 8.265,00 o € 20.000 per le famiglie numerose):

  • bonus elettrico per disagio economico
  • bonus gas
  • bonus idrico

DOTE UNICA LAVORO, UNA MISURA PER I CO.CO.CO.

Dal 1° dicembre i lavoratori autonomi senza partita IVA, con contratto di collaborazione e iscritti alla Gestione Separata, gravemente colpiti dalla crisi, esclusi dai provvedimenti governativi, residenti o domiciliati in Lombardia fino a 65 anni che non percepiscono altre forme di sostegno al reddito, possono presentare alla Regione Lombardia la domanda per ricevere una misura di sostegno.

Si tratta di un contributo di € 1.000 rivolto ai lavoratori autonomi che manifestano interesse ad avviare un percorso di orientamento alla ricerca del lavoro, ricollocazione e riqualificazione tanto che la fruizione dell’indennità è subordinata alla presentazione della domanda di Dote Unica Lavoro o Garanzia Giovani ( a seconda dell’età anagrafica maggiore o minore degli anni trenta). E’ bene evidenziare che non è un Bonus esentasse, costituisce a tutti gli effetti reddito, considerazione di cui devono tenere conto i potenziali richiedenti quando sono anche percettori potenziali di Bonus statali.

Possono presentare la domanda: a) i lavoratori parasubordinati disoccupati che avevano un rapporto attivo alla data del 23 febbraio o successivamente a tale data ma ormai non più in corso, b) i disoccupati “in senso tecnico” ovvero lavoratori con contratti in corso o attivi alla data del 23 febbraio che hanno subito una perdita reddituale complessiva del nucleo familiare superiore al 25%.

La misura in questione si compone di due fasi: 1) presentazione della domanda di Dote Unica Lavoro presso un Ente accreditato con contemporanea manifestazione di interesse a ricevere il contributo, 2) presentazione della domanda di pagamento del contributo dopo aver effettuato un percorso di inserimento di 10 ore di servizi a processo.

La richiesta del contributo potrà avvenire solo a seguito della rendicontazione da parte delle operatore dell’Ente accreditato prescelto, delle prime 10 ore di servizi a processo erogati e previa verifica che la persona non abbia percepito altre forme di sostegno al reddito nel periodo intercorrente tra la fase 1 ( presentazione della domanda di dote ) e la fase 2 (presentazione della domanda specifica di pagamento).

Per ulteriori dettagli sulla fase 2 la Regione Lombardia dovrà emanare un nuovo decreto.

Marzia Pulvirenti – Segretario generale Nidl Cgil Varese


DOMANDA BONUS BEBE’

L’INPS, con il messaggio n. 4679 del 11 dicembre, avvisa quanti hanno fatto domanda di bonus Bebè ( Assegno di natalità ) , in particolare negli anni 2017 e 2019, della improrogabile necessità di presentare, entro il 31-12-2020, la DSU aggiornata pena la perdita dell’erogazione del Bonus per le mensilità spettanti nel 2020.

Per gli eventi nascita sino al 31 dicembre 2017 il bonus aveva una durata triennale, mentre per gli eventi avvenuti nel 2019 la durata del bonus era annuale. In entrambi i casi residuano delle mensilità da fruire nell’anno 2020 che, senza la presentazione dell’ISEE, non potranno esser incassate.

Da quest’ anno il diritto alla prestazione è stato “sganciato” dall’ISEE, e in tal caso, il beneficio viene riconosciuto nella misura minima purché sussistano tutti gli altri requisiti.

Con la presentazione dell’ISEE è però possibile ottenere il ricalcolo del Bonus nel corretto importo spettante(vedi la circolare n. 26/2020 e il messaggio n. 3104/2020).

Mario Rossi – Ufficio Documentazione Cgil Varese


20.000 FRONTALIERI, PROBLEMI TRA CRISI E COVID

Frontalieri, uno dei temi su cui resta forte l’attenzione di Cgil Varese. Soprattutto in questo momento di crisi e di emergenza sanitaria. “Tanti i problemi di questi lavoratori, circa 20mila nel Varesotto, come del resto accade anche per gli occupati in Italia”, dichiara Roberta Tolomeo, responsabile Dipartimento Frontalieri Cgil Varese. “La crisi morde anche in Canton Ticino, come dimostrano i licenziamenti che sono aumento, oppure contratti full time che vengono trasformati in part time”. All’orizzonte è apparsa recentemente anche la questione dei treni transfrontalieri bloccati per covid, che grazie all’intervento delle istituzioni italiane è stato rapidamente risolto.

Resta poi il fatto che in Svizzera è in corso il lockdown, con la chiusura di bar e ristoranti. “Anche questa una possibile fonte di rischio per i nostri lavoratori”, commenta Tolomeo. Come interviene la Cgil di fronte ai problemi dei lavoratori frontalieri? “Noi diamo consulenze su temi basilari, come tasse, trattenute, permessi e assegni famigliari. Per quanto invece riguarda i problemi sul posto di lavoro – conclude la responsabile frontalieri della Cgil di Varese – è il sindacato UNIA ad intervenire, una realtà collegata alla Cgil a cui invitiamo tutti i lavoratori ad iscriversi”.

Andrea Giacometti – Responsabile Ufficio Stampa Cgil Varese

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