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COMUNICATO STAMPA DI ANPI BUSTO ARSIZIO SUI MANIFESTI RIGUARDANTI LA MARCIA SU ROMA DEL 28 OTTOBRE 1922

Questa mattina sono apparsi sulle colonne dei portici del centro cittadino, in via don Minzoni esposti
in violazione delle norme sulle pubbliche affissioni alcuni manifesti che si richiamano al centenario
della marcia su Roma. I toni ambigui dei manifesti non attenuano la gravità del fatto.
È certo che la presa del potere da parte del fascismo fece seguito ad almeno due anni di scorrerie e di
violenze, con distruzione delle camere del lavoro, intimidazioni, aggressioni fisiche e uccisioni di
avversari politici.
Il 28 ottobre 1922, con la complicità del re Vittorio Emanuele III, iniziava il regime fascista i cui tragici
sbocchi furono le leggi razziali del 1938, preludio alla collaborazione del regime fascista allo sterminio
del popolo ebraico da parte dei nazisti, il “patto d’acciaio” con la Germania nazista nel 1939 cui seguì
l’entrata in guerra dell’Italia anzitutto contro la Francia e la Germania e poi contro la Grecia e l’Unione
Sovietica.
L’Italia ne uscì sconfitta e il nostro Paese lasciò sul campo oltre 440.000 morti. All’esito dell’avventura
bellica l’Italia era distrutta e il popolo italiano era ridotto alla fame.
Solo grazie alla Resistenza e all’impegno militare delle forze alleate, che combatterono insieme al
ricostituito esercito italiano, l’Italia è stata liberata dall’occupazione nazista e restituita alla libertà ed
alla democrazia.
Il 28 ottobre è pertanto una ricorrenza infausta e i manifesti affissi oggi sono inaccettabili.
Essi risultano anche oltraggiosi perché esposti nella via dedicata a Don Giovanni Minzoni, un parroco
del ferrarese che, nel 1923, venne barbaramente ucciso a bastonate da squadristi fascisti.
28 ottobre 2022
ANPI Sezione di Busto Arsizio “Giovanni Castiglioni”

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