A trent’anni dalla sollevazione del 1° gennaio 1994, il nuovo documentario del regista e scrittore Maurizio Fantoni Minella, “Orizzonti Ribelli – Una lezione di zapatismo”, riporta l’attenzione internazionale su uno dei movimenti più longevi, originali e radicali dell’epoca contemporanea: l’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale. Il regista ripropone questa esperienza storica non attraverso una celebrazione di quei lontani eventi, ma tramite una riflessione politica ed etica che parla direttamente al presente, offrendo interessanti spunti al dibattito odierno. Una pellicola che è stata girata nelle comunità autonome del Chiapas, conducendo gli spettatori nel cuore stesso dell’esperienza zapatista, dove la rivoluzione continua a esistere fuori dai canoni del potere tradizionale: senza partiti, senza gerarchie, senza profitto. Due donne le protagoniste — una intellettuale militante e una portatrice della spiritualità maya — diventano le guide di questo viaggio, raccontando come la resistenza possa trasformare il dolore in dignità e la quotidianità in una forma di lotta collettiva.
Attraverso le loro testimonianze, il film di Maurizio Fantoni Minnella mostra l’autogoverno come pratica concreta, proposta rivolta al presente: l’educazione intesa come processo comunitario, la salute e l’alimentazione come atti politici, la difesa della Madre Terra come principio guida. In un’epoca segnata da crisi ambientale e disorientamento sociale e politico, il film propone un’idea alternativa di progresso, fondata sui valori della lentezza, della comunità e della consapevolezza ecologica.
Un documentario prodotto dall’associazione FreeZone, con il sostegno di numerose realtà sociali e culturali — tra cui CGIL Varese, SPI Varese, altromercato, Banca Etica, Legacoop, ARCI Lombardia, Slow Food Italia — e con la volontà di essere un progetto pienamente indipendente e partecipato, in cui anche le fasi di produzione e postproduzione sono state vissute come atti politici in sé. L’anteprima nazionale si è svolta ieri a Genova, presso il Club Amici del Cinema, mentre la prima proiezione a Varese si terrà il 4 dicembre alla Sala Montanari. Conclusa la fase di crowdfunding e avviata la candidatura a diversi festival internazionali, “Orizzonti Ribelli” si offre come un atto di gratitudine verso la dignità dei popoli indigeni e un invito a riflettere su cosa significhi oggi “fare politica senza potere”. Una provocazione culturale e politica he merita di essere considerata con attenzione da tutti.
Andrea Giacometti – Ufficio StampaUn film zapatista nato con il sostegno di Cgil e Spi