POOR. UNA STORIA VERA DI DETERMINAZIONE E CORAGGIO
di Katriona O’Sullivan
traduzione di Anna Dalton
«Ho letto Poor tutto d’un fiato, l’ho trovato estremamente avvincente. Una storia sorprendente, emozionante, edificante, coraggiosa, eroica.» – BBC
«Crudo e straordinario.» – The Irish Independent
«Uno dei migliori libri che abbia mai letto sulla complessità della povertà.» – The Guardian
VINCITORE “Biography of the Year”, Irish Book Awards 2023
VINCITORE “The Last Word Listeners’ Choice Award”, Irish Book Awards 2023
Bestseller per 31 settimane in Irlanda. Tradotto in Spagna e Francia
Le probabilità che Katriona faccia qualcosa della sua vita sono molto poche. Nata da due genitori tossicodipendenti, diventa mamma per la prima volta a quindici anni, lascia la scuola e si ritrova presto sola e senza una casa.
Questo libro è l’incredibile storia di come una giovane donna sia riuscita a rivoluzionare il suo percorso e a diventare una professoressa universitaria di fama internazionale che si occupa di istruzione. È il racconto di come la gentilezza di un’insegnante le abbia permesso di guardare la realtà con occhi diversi; dell’importanza che poche persone disposte a darle un’occasione abbiano avuto nella sua vita. Poor non è solo la storia vera, commovente, divertente e incredibile di Katriona O’Sullivan, ma è anche un invito a prenderci cura del futuro delle bambine e dei bambini. Perché non si può crescere senza un sostegno concreto, senza opportunità e soprattutto senza speranza.
Katriona O’Sullivan è nata a Coventry da genitori irlandesi. Nel 1998, a vent’anni, si è trasferita da Birmingham a Dublino. Grazie al Trinity Access Programme ha conseguito una laurea e un dottorato in Psicologia ed è entrata a far parte del Trinity College come docente. Attualmente lavora come Senior Lecturer in Digital Skills presso il dipartimento di Psicologia della Maynooth University. Si occupa di sviluppare strategie in materia di istruzione e inclusione, ed è stata invitata in qualità di relatrice alle Nazioni Unite, al World Education Forum e all’European Gender Action Workshop on Women and Digitalization. Più di recente, il programma che dirige, volto a combattere le diseguaglianze nell’accesso degli studenti provenienti da comunità socialmente svantaggiate a carriere STEM, ha vinto il premio Most Impactful Initiative ai Women in Tech Europe Awards ad Amsterdam. È sposata, ha tre figli e vive a Dublino. Poor è il suo primo libro.
VEDETE FASCISTI DA TUTTE LE PARTI!
di Stefano Catone, Giuseppe Civati, Jacopo Di Miceli
Con i contributi di Karin Silvi e Andrea Pennacchi
«C’è un filo che attraversa il nostro presente, sottile ma teso. È quello che unisce il revisionismo storico alla normalizzazione del fascismo, il tentativo continuo di spostare il confine tra memoria e opinione. Lo si vede ogni volta che qualcuno dice “basta parlare di fascismo e antifascismo”, come se fossero concetti vecchi, appartenenti a un’altra epoca, come se ricordare significasse dividere.
Ma la verità è che non si tratta di passato. Ogni volta che qualcuno imbratta i muri di una scuola con le svastiche, ogni volta che si inneggia al duce, ogni volta che si tenta di riscrivere la storia per dire che “non è andata proprio così”, quel passato torna a bussare e spesso trova porte socchiuse.»
Karin Silvi
Nel ripercorrere il lavoro di questi anni, da Non siete fascisti ma al Dizionario Antifa, attraverso i testi dedicati da Jacopo Di Miceli alle teorie del complotto (a cominciare da L’ideologia della paura), People offre un aggiornamento sul confronto tra fascismo e antifascismo, muovendo dalle parole e dalle politiche in atto, in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. Tra criminalizzazione del dissenso e remigrazione, negazionismo climatico e nazionalismo venato di suprematismo, emerge una visione del mondo fortemente regressiva, che vuole portarci indietro e altrove rispetto alla nostra cultura democratica e repubblicana.
Stefano Catone – Autore e editore. Tra le sue pubblicazioni per People, Camminare (2019), 1943 (2021), La bestia di Bolzano (2022), Dizionario Antifa (2023) e Zambo (2025). Ha curato il volume Uniti nella stessa lotta, illustrato da Tommaso Catone (People 2024).
Giuseppe Civati – Già deputato e segretario di Possibile, per People ha scritto, tra gli altri, Non siete fascisti ma (2021, del 2023 invece la nuova edizione), Nuvole nere nel cielo d’Europa (2024) e Socialismo tascabile (2024). Nel 2025, sempre per People, ha pubblicato la nuova edizione di Stranieri per sempre, dedicata al referendum dell’8 e 9 giugno.
Jacopo Di Miceli – Curatore di Osservatorio sul complottismo, un progetto per l’analisi storica e politica sulle teorie del complotto. Ha pubblicato per People L’ideologia della paura (2022) e Manuale per fabbricare una teoria del complotto (2024).
OSSIGENO N. 22 – GENNAIO 2026 – CATTIVISSIMI NOI
Idolatriamo i ricchi, ci stanno antipatici gli ambientalisti, gli esperti, le auto elettriche, i pacifisti e i vegani. Come è cambiato il modo di pensare, senza che ce ne accorgessimo
Questa volta parliamo di immaginario: di come, cioè, senza che ce ne accorgessimo, è cambiata la nostra percezione riguardo a molte questioni che dovrebbero starci a cuore; di come siamo diventati più cattivi, insomma, più cinici e in definitiva un po’ stronzi.
Razionalmente, per esempio, sappiamo bene di vivere su un pianeta minacciato dall’emergenza ambientale, ce lo ricordano ogni anno le alluvioni e le ondate di caldo africano: eppure, ammettiamolo, gli ambientalisti sono additati dall’opinione pubblica come categoria detestabile, come ci racconta Giuseppe Civati, per non parlare delle auto elettriche, a cui dedichiamo un approfondimento sul filo del paradosso. Gli esperti ci suscitano diffidenza, in mancanza degli intellettuali che, come sappiamo e come ci racconta Laura Campiglio, non esistono più. I genitori se la prendono con gli insegnanti, mentre la scuola viene impoverita e attaccata dalle destre fondamentaliste che impongono la loro visione e bannano i libri (ne scrive Silvia Cavanna), mentre riscrivono la storia e cambiano il significato delle parole, come racconta Stefano Catone. Davide Serafin snocciola le cifre di un servizio sanitario nazionale che ci fa arrabbiare con le sue lunghe liste d’attesa, spingendoci verso i centri a pagamento: e va bene così, tassati due volte e felici, almeno per chi se lo può permettere. Anche il pacifismo, in una stagione che vede il ritorno delle spese militari e della retorica bellicista, ci insospettisce, e ce lo conferma l’intervista con Roberto Vicaretti. Ma nessuno, nessuno risulta più odioso dei vegani, e con tutto quel che sappiamo sul consumo eccessivo di carne e sugli allevamenti intensivi, assistiamo a una specie di rivincita della “ciccia”, su cui ha indagato per noi Anna Dalton. In compenso, si idolatrano i ricchi, che i poveri difendono dal pericolo di tasse patrimoniali e di successione (non sia mai!), e del resto la soluzione non può venire di certo dalla politica, la più invisa di tutte, come dimostrano le cifre dell’ormai abissale astensione: a meno che, ci dice Franz Foti, non assuma le fattezze di Donald Trump, il cinico per eccellenza, colui che ha trasformato l’America nel grande cattivo dei film. A cambiare in meglio almeno in parte, solo la percezione dell’occupazione palestinese, di cui la società civile sembra aver preso coscienza, come spiega Raffaele Oriani, anche se spesso il sistema mediatico persiste nel far finta di niente. La sintesi definitiva arriva da Tommaso Faoro, che propone un tutorial per diventare intolleranti, e restare così al passo coi tempi.
Completano il numero le nostre consuete rubriche: il Tartaspiegone di Stefano Tartarotti, il cruciverba sui temi del numero, un estratto da Miracoli. Vita e talenti di Edward Bernays (che di immaginario se ne intendeva), leggendario maestro della propaganda di Serena D’Angelo, e uno da Gaza. Attraverso lo schermo di Mazen Kerbaj, vera e propria guida a fumetti sulla questione israelo-palestinese.
Infine, le illustrazioni e la cattivissima copertina sono di Vittoria Carta Mantiglia, per la prima volta sulle nostre pagine.