A due anni dall’inizio dell’attacco della Russia all’Ucraina, Cgil Varese, insieme ad un ampio fronte di associazioni e movimenti, ha dato vita a Varese ad un grande presidio. Parola d’ordine: “Cessate il fuoco!”. In Ucraina, ma anche in Palestina, dove, dopo l’attacco terroristico di Hamas, sono in corso continui e sanguinosi attacchi da parte di Israele a Striscia di Gaza e Cisgiordania, e sale il numero di vittime civili e distruzioni. Una situazione drammatica, che ha portato Cgil e altre associazioni ad aderire alla Giornata nazionale di mobilitazione promossa dalle coalizioni di Europe For Peace ed Assisi/Pace Giusta. “Oggi è una triste ricorrenza – ha dichiarato Stefania Filetti, Segretaria generale Cgil Varese -, che ci fa ricordare l’invasione dell’Ucraina. Ma che ci fa anche intervenire sul conflitto in Medio Oriente, scoppiato nel frattempo. Una guerra mondiale diffusa che ci sollecita a fare un passo tutti insieme contro la guerra e a favore della pace”. Dopo l’intervento della Segretaria Cgil, al presidio, a cui ha partecipato anche il sindaco di Varese Davide Galimbertiu, hanno preso la parola gli esponenti di alcune delle realtà che hanno aderito al presidio, come Anpi, Pd provinciale, Collettiva, Acli, Arci, 5 Stelle, Giovani Democratici dela provincia di Varese. Una mobilitazione per una pace giusta che ha visto una significativa partecipazione di movimenti e semplici cittadini, che hanno risposto all’appello alla pace lanciato dalla Cgil di Varese. Un no alla guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, uno stop alla strage di civili, un deciso schierarsi dalla parte della pace e del negoziato, con un ruolo positivo che può e deve svolgere l’Europa.