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Coordinamento donne Cgil, tutte le iniziative

Tante le iniziative promosse dal Coordinamento donne Cgil sul lavoro, i diritti, la contrattazione di genere. In collaborazione con  associazioni e istituzioni

Il 2024 è stato un anno molto impegnato e appassionato per la nostra organizzazione. Le raccolte firme per i referendum, i rinnovi dei contratti collettivi, le attività sindacali sui luoghi di lavoro, i servizi, le attività dei nostri dipartimenti, la contrattazione sociale sono solo alcune iniziative. Il nostro elenco potrebbe andare avanti per molto.

In questo quadro anche l’attività del Coordinamento donne della Cgil di Varese sta proseguendo grazie alla tenacia dei compagni e delle compagne e alla convinzione che sia necessario impegnarsi anche su questo fronte. I dati che riguardano la vita delle donne purtroppo non accennano a migliorare. Disoccupazione femminile, gender pay gap, femminicidi, violenze e molestie fanno parte della nostra quotidianità e tutte e tutti noi siamo consapevoli che ci sia ancora molto, moltissimo lavoro da fare per modificare questa situazione.

La legge di bilancio, l’ennesima, non aiuta a far luce su questa situazione. La vita delle donne procede in mezzo alle difficoltà; a colpi di bonus, esigui e non per tutte. E’ necessario tagliare la spesa pubblica dicono, ma alla fine si taglia la spesa pubblica per lavoratori e lavoratrici dipendenti e pensionate e pensionati e tra questi, in particolare, per donne (giovani e meno giovani) e lavoro di cura.

In questa cornice il Coordinamento donne si è posto obiettivi importanti, alcuni sono stati raggiunti, su altri si sta ancora lavorando, a partire dalle attività per il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il 29 novembre presso l’Auditorium San Giovanni Bosco di Sant’Ambrogio, Varese, viene presentato lo spettacolo “Amare Relazioni”. In scena i ragazzi e le ragazze del Liceo Manzoni di Varese, Istituto che va a implementare la lunga lista di scuole superiori della provincia di Varese nelle quali abbiamo avviato progetti di collaborazioni importanti per il presente e per il futuro. Il 27 novembre inoltre con Anna Danesi, Consigliera di parità della provincia di Varese e Cisl e Uil abbiamo organizzato un corso per delegate e delegati sul tema della violenza di genere e delle molestie, sempre più convinti che le delegate e i delegati possano svolgere un ruolo da “sentinelle” e offrire un aiuto concreto anche alle lavoratrici che stanno affrontando situazioni di questa gravità.

I diritti civili e sociali, conquistati con decenni di lotte, sono al centro di un tentativo cieco di restrizione e all’insegna del bigottismo. I tagli alla spesa destinata ai consultori ne sono l’ennesima dimostrazione. Con la collaborazione dello Spi Cgil di Varese e della Funzione Pubblica stiamo organizzando un momento di approfondimento sulla situazione dei consultori presenti (e non presenti) sul nostro territorio anche a seguito del ricorso mosso da Cgil Lombardia prima al Tar della Regione e poi al Consiglio di Stato.

Alcune delle attività del Coordinamento donne vengono portate avanti con la collaborazione di altre aree e dipartimenti della Cgil di Varese. Crediamo sia fondamentale mettere a fattor comune le esperienze e le competenze dell’organizzazione, che sono tante e sempre preziosissime. Insieme a Ivano Ventimiglia, del Dipartimento salute e sicurezza della Camera del lavoro abbiamo programmato per il prossimo gennaio un coordinamento Rls dedicato alla medicina di genere e alla prevenzione di genere, volto ad una sempre più proficua collaborazione con Inail, Ispettorato e Ats che saranno coinvolti nella giornata. Per approfondire la tematica la Cgil di Varese parteciperà  al corso di formazione dell’Etui, l’European Trade Union Institute, su “Integrating gender into occupational health and safety” a Bruxelles nel prossimo dicembre. Il nostro Paese purtroppo non ha ancora focalizzato, in particolare il territorio di Varese, il problema, e abbiamo deciso di cogliere l’occasione per capire come si stia intervenendo negli altri paesi Ue.

In collaborazione con Pino Pizzo e Mario Rossi abbiamo avviato nel corso del 2024 un’analisi della contrattazione di genere che viene fatta dalle nostre categorie varesine e nei primi mesi del 2025 restituiremo i risultati dell’analisi provando ad indicare vere e proprie linee guida sulla contrattazione di genere. Sappiamo tutte e tutti quanto sia complicato aprire spazi di discussione nelle aziende ma, dove le condizioni lo permettano, è fondamentale provare a contrattare condizioni di lavoro più favorevoli per le donne ma anche per gli uomini. Per citare qualche esempio: flessibilità oraria, permessi aggiuntivi, neutralizzazione delle assenze per motivi familiari nel calcolo dei premi. Accordi di questo tipo renderebbero oltremodo le aziende più “attrattive” poiché, soprattutto per i lavoratori più giovani, il salario (che deve essere ovviamente sufficiente per un’esistenza libera e dignitosa) non è più l’unica variabile da tenere in considerazione nella scelta di un’occupazione. Un modello contrattuale di genere, inoltre, deve tendere alla rimozione delle differenze salariali di genere e allo sfondamento del cosiddetto “tetto di cristallo” che oggi purtroppo continua a precludere alle donne posizioni apicali “di potere”.

Ad aprile 2024 abbiamo siglato con il Comune di Varese il protocollo per la redazione del bilancio di genere del Comune stesso. Dopo aver definito anche la collaborazione dell’Università degli studi dell’Insubria di Varese, nei primi mesi del prossimo anno partirà la formazione per i dirigenti comunali e per i funzionari sindacali ed entro la fine del prossimo anno procederemo alla stesura vera e propria del documento che andrà ad indagare la qualità della vita nel nostro capoluogo e dei servizi offerti ai cittadini in una precisa ottica di genere.

Lo scorso 16 ottobre si è poi svolto il convegno sulla certificazione della parità di genere presso Villa Recalcati che ha visto la Cgil di Varese tra i relatori assieme alle organizzazioni datoriali e ad alcune aziende che hanno portato la loro esperienza. Abbiamo vissuto una giornata importante, proiettata al futuro, che ha acceso i riflettori su una possibilità, la certificazione di genere, ancora poco sfruttata, con la speranza di poter essere, anche su questa materia, un soggetto in grado di portare nuovi impulsi ai tavoli di contrattazione.

Nelle nostre sedi riceviamo sempre più richieste di aiuto da parte di donne che vivono situazioni di violenza domestica e di molestie sul lavoro. Riteniamo che intercettare sempre più donne che abbiano il coraggio di condividere con le compagne e i compagni delle accoglienze, dei servizi, con le funzionarie e i funzionari sindacali, le loro storie, sia importante e anche su questo fronte vogliamo fare la nostra parte. Per questo la segreteria ha deciso di avviare un percorso di formazione rivolto ad alcune compagne e alcuni compagni che non potranno e non dovranno sostituirsi ai centri antiviolenza ma potranno essere un soggetto in grado di cogliere segnali e situazioni ed indicare alle donne i possibili percorsi di uscita dalla violenza, a partire dai centri antiviolenza presenti sul nostro territorio.

In ultimo, ma non perchè meno importante, l’avvio di una collaborazione con il Comune di Luino, con il quale stiamo ragionando su un corso di educazione finanziaria da svolgersi nel 2025, dopo aver partecipato a nostra volta alla formazione offerta da Banca d’Italia, volta a promuovere indipendenza economica e consapevolezza finanziaria, temi anche questi che necessitano grande impegno se pensiamo che nel nostro Paese il 22% delle donne percepisce per vivere “una paghetta” dal marito o compagno e che solo il 58% delle donne ha un conto corrente personale.

Gaia Angelo – Segreteria Cgil Varese

 

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