Il protocollo di intesa firmato venerdì 19 luglio 2024 in Prefettura a Varese può essere definito storico in quando dalla stesura alla firma, il Prefetto di Varese è riuscito a mettere intorno al tavolo tanti e diversi soggetti con la volontà comune di intervenire e favorire congiuntamente la formazione e l’inserimento socio-lavorativo dei richiedenti e titolari di protezione internazionale.
I richiedenti asilo con età compresa tra 18 e 34 anni, arrivati nelle condizioni difficili note da tutti, vengono spesso “stigmatizzati” senza mettere in evidenza il loro contributo prezioso al mercato del lavoro. La normativa vigente consente il loro accesso al mercato del lavoro dopo sessanta (60) giorni dalla domanda di protezione internazionale presentata in Questura.
Il protocollo firmato prevede una stretta collaborazione tra gli attori dell’accoglienza, i servizi per l’impiego, la Pubblica Amministrazione, gli istituti per la formazione, i sindacati e le associazioni dei datori di lavoro ai fini di consentire una crescita inclusiva di questi lavoratori, rafforzando e valorizzando le loro competenze e qualifiche nel tessuto produttivo della provincia di Varese.
Il sindacato ha tra altri impegni il compito di dare un supporto informativo ai richiedenti asilo e titolari della protezione internazionale divulgando le attività previste e collaborando a sviluppare le iniziative volte all’inserimento lavorativo.
La CGIL firmataria nonché organizzazione che ha contribuito attivamente all’elaborazione del protocollo potrà orientare i destinatari verso i percorsi formativi, divulgando e valorizzando le buone prassi e sperimentazioni effettuate.
Di fronte al flop del percorso inadeguato del decreto flussi, si spera che l’applicazione del protocollo possa permettere non solo di ridurre le disuguaglianze salariali ma anche contribuire a colmare il notevole e attuale disequilibrio tra domanda e offerta in diverse attività lavorative.
Jacques Amani – Ufficio Politiche Migratorie Cgil Varese