Manca solo la data ora che i 4 referendum promossi dalla CGIL sul lavoro e quello sulla cittadinanza hanno ricevuto l’avvallo da parte della Corte Costituzionale.
Ma la CGIL ha già acceso i motori organizzativi, coltivando l’ambizione di portare al voto oltre 25 milioni di persone. Infatti nei giorni scorsi si è tenuto a Varese un primo incontro per formare i formatori.
Il percorso formativo avrà la tipica forma dei processi “a cascata” e prevede due step: formazione delle formatrici e dei formatori e, successivamente, la formazione delle delegate e dei delegati, oltre alla formazione diffusa dell’organizzazione nel suo complesso, in presenza e a distanza.
L’obiettivo è quello di formare una vasta platea di delegati, funzionari e attivisti (circa 2900 persone) per la sola provincia di Varese, per sviluppare le capacità di comunicazione e coinvolgimento che possa raggiungere la maggior parte dei luoghi di lavoro, per sensibilizzare quante più cittadine e quanti più cittadini all’esercizio del loro diritto di voto, della riconquista dei diritti nel lavoro e dell’avanzamento sul fronte dei diritti civili.
Gianni Ardizzoia – Segretario organizzativo Cgil Varese
